All’epoca di Brežnev, Andrei Filipov, dirige la celebre Orchestra del Teatro Bol’šoj di Mosca, ma viene licenziato, perché si rifiuta di espellere dalla sua orchestra tutti i musicisti ebrei. Demansionato a custode del teatro, Andrei, vent’anni dopo, intercetta un fax che invita l’Orchestra Ufficiale a suonare al Théâtre du Châtelet di Parigi. Sarà l’occasione ideale per riunire la sua banda e incontrare anche la celebre violinista Anne-Marie Jacquet, riscattando e chiudendo per sempre i conti con il suo passato.